Restauro dell'interno della Chiesa di San Vittore a Cannobio (VB).
Dopo il primo lotto zona presbiterio che abbiamo completato ora stiamo iniziando il secondo lotto, partendo dalla controfacciata.
Restauro delle Sale poste al piano terra di Palazzo Fumagalli sede del Municipio di Pozzuolo Martesana (MI).
L’edificio sito in Pozzuolo Martesana in Viale Martiri della Liberazione n.11 è l’attuale sede del Municipio ed apparteneva alla nobile famiglia
Fumagalli, originaria della zona.
L’immobile la cui costruzione è databile alla fine del XIX secolo, è a pianta rettangolare e si sviluppa su due piani fuori terra.
Si affaccia sulla via principale di Pozzuolo ed ha un ampio porticato verso un giardino interno.
Verso il giardino si affaccia un braccio collegato al corpo principale anch’esso su due piani, un
tempo destinato alla servitu’.
Al piano terra trovano spazio ampie sale di rappresentanza e uno scalone che conduce ai locali del piano primo.
Restauro delle superfici esterne ed interne del Chiesino del Redentore, Meda (MB).
Il "Chiesino del Redentore", risalente alla fine del XIX secolo, sorge su via Parini, all’altezza del civico 2 a Meda (MB). La
struttura si compone di un unico ambiente, forse frutto del riadattamento di una preesistenza architettonica. L'edificio ha un'unica navata con soffitto a volta, all’interno vi sono alcune
decorazioni di carattere pittorico, tra cui l’immagine del Redentore, a cui la piccola chiesa deve il proprio nome. Con il passare del tempo è necessario un intervento di restauro
conservativo. All’interno l’impianto pittorico si presenta ancora visibile anche se bisognoso di un intervento di accurata pulitura e di protezione, e ove
necessario di integrazione.All’esterno si nota anche a occhio nudo la necessità di intervenire sugli intonaci essendo alquanto ammalorati con, in più punti,
dei distaccamenti. Sulla facciata principale vi sono anche elementi in pietra, cornici della porta di ingresso e della finestra, ammalorati.
Messa in sicurezza solai, tetti, facciata su Piazza Unità d'Italia di Palazzo Trotti sede del Comune di Vimercate (MB).
La più antica testimonianza storica dell'edificio risale al 1559, quando viene menzionato come una modesta "casa da nobile" di proprietà della
famiglia Seccoborella. Sul finire del Seicento furono avviati importanti lavori di trasformazione della dimora in un vasto palazzo, intervento protrattosi sino alla seconda metà del secolo
successivo, così efficacemente rappresentando il potere politico ed economico raggiunto dalla famiglia. Al primo quarto del XVIII secolo risale il desiderio di riammordernare l'apparato
simbolico-decorativo del Palazzo aggiornandolo alle nuove istanze culturali ed estetiche settecentesche. E' questo dunque, il periodo nel quale si realizzano gran parte delle pitture parietali
che ancora oggi si possono ammirare. Dopo la morte di Giovan Battista Seccoborella, nel 1733, e l'acquisizione della proprietà da parte di Giovan Battista Trotti, che aveva sposato Giulia
Seccoborella nel 1718, riprese l'attività di rinnovamento del palazzo con un nuovo ciclo decorativo, attribuito a Giuseppe Antonio Orelli e alla sua bottega. Intorno alla metà dell'Ottocento
iniziò per Palazzo Trotti un periodo di decadimento. La dimora con il giardino annesso fu venduta all'amministrazione pubblica che, dal 1862, la trasformò in sede municipale e, successivamente,
destinò una parte dei fabbricati a sede delle scuole elementari. Dalla metà del Novecento il palazzo è stato al centro del dibattito sulla conservazione del centro storico di Vimercate, con
l'avvio del complessivo progetto di manutenzione, restauro e valorizzazione.
Restauro della copertura e della Chiesa di San Gottardo al Corso a Milano.
Nel 1568 per volontà del cardinale Carlo Borromeo, la chiesa viene edificata in luogo della precedente. Nel 1740 l'intero edificio viene rimaneggiato. Tra il 1832 ed il 1836 la chiesa viene ampliata e restaurata su progetto dell'architetto Carlo Cereda. Nel 1896 su progetto dell'architetto Cesare Nava viene rifatta la facciata in stile neoclassico e viene disposto un piano per una decorazione in stile, con una campagna di affreschi capeggiata da Luigi Morgari; ai lati dell'altare maggiore Luigi Valtorta realizza i due affreschi.
La struttura dell’edificio è interamente in muratura mentre le coperture presentano una struttura in legno con rivestimento in coppi. La navata è scandita dalle quattro campate della struttura - una occupata dall’avancorpo e le altre tre in corrispondenza delle cappelle laterali - ben visibili anche dall’esterno ed è voltata a botte con sei unghie ad ospitare altrettanti finestroni. Il tiburio a pianta circolare è concluso da una cupola, mentre il presbiterio da una semicupola.
Restau Restauro della Tomba “Famiglia Bardelli” ora "Famiglia Alota" presso Cimitero
Monumentale, Milano (Reparto IX, giardini 369-370-371).